Efficienza energetica
Parchi eolici, centrali a biomasse, captazioni di acque per alimentare impianti idroelettrici, installazione di impianti fotovoltaici a terra: le risorse naturali delle aree interne sono da tempo sfruttate per la produzione di energia rinnovabile.
Spesso gli interventi sono stati realizzati da soggetti esterni alle dinamiche territoriali, senza perseguire una logica di integrazione delle nuove energie a livello locale né costruire reti capaci di generare ricchezza e occupazione.
Molto si è puntato sulla produzione di energia, poco su efficienza e risparmio energetico, fondamentali sotto il profilo ambientale, economico e sociale, consentendo di ridurre le emissioni di CO2, creare occupazione e sbocchi locali alle professionalità più qualificate e fornire risposte innovative al crescente fenomeno della povertà energetica (fuel poverty).
Un processo a somma positiva, che però stenta a decollare: nelle aree interne la ristrutturazione energetica degli edifici esistenti deve fare i conti con una popolazione prevalentemente anziana, restia a investimenti con prospettive di ritorno di lungo periodo. E con un mercato immobiliare poco dinamico, che depotenzia gli strumenti di mercato adottati a livello nazionale, come l’obbligo di certificazione energetica nelle compravendite.
Ciò detto, produzione e risparmio di energia sono fattori chiave per le aree interne. Si tratta di costruire filiere corte, che traducano le risorse disponibili in opportunità di crescita del territorio, e di investire in ricerca e sviluppo per individuare dispositivi di efficientamento energetico degli edifici a partire dai materiali locali.
Partecipate alla discussione!
Sulla base degli aspetti che caratterizzano la produzione l’uso di energia nelle aree interne vorremmo stimolare un confronto a partire da alcuni punti:
- Quali sono i modelli organizzativi basati su approccio integrato al tema energetico, capace di valorizzare le filiere locali, la tutela dell’ambiente e il coinvolgimento delle comunità locali?
- Come si favorisce la cooperazione tra gli attori locali per investire in modo decentrato e diffuso sulle nuove energie?
- Quali nuovi rapporti si instaurano tra aree interne e aree urbane in merito alla produzione e consumo di energia rinnovabile?
- Come si territorializzano esperienze già esistenti di grandi impianti non integrati a livello locale?
- Come si possono utilizzare le opportunità provenienti dalla produzione di energia termica da biomasse per strutturare filiere bosco-energia locali capaci di rispondere alle esigenze di manutenzione del territorio e di gestione sostenibile del patrimonio boschivo?
- Esistono comunità locali che hanno dato risposte al problema della povertà energetica investendo massicciamente nella conversione energetica degli edifici?
- Nelle aree interne, esistono esperienze di azionariato diffuso per investire nella costruzione di impianti di produzione di energia elettrica e termica?
- Esistono Comuni che hanno creato piani energetici locali per contemperare esigenze di tutela del paesaggio con ambizioni di autosufficienze energetica?
Conoscete progetti speciali o avete informazioni e materiale da condividere su come viene gestita la produzione, l’efficienza e il risparmio di energia nelle aree interne del Paese? Parliamone qui. Oppure, inviate il materiale che avete a:
community-pon-areeinterne@dps.gov.it
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